ANCI Lazio ed Upi hanno sottoscritto ieri un protocollo d’intesa con l’assessorato alle infrastrutture della Regione Lazio che comporterà il recupero di 5,5 milioni di euro per il miglioramento degli standard regionali di sicurezza stradale. Le risorse del programma pilota derivano dal recupero di fondi non utilizzati nei 3-4-5 programma di attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale e saranno messi a disposizione degli enti locali, sin da settembre, a seguito della definizione del protocollo operativo.
Si tratta di un positivo risultato da ascrivere alla Regione Lazio che in questo modo recupera risorse preziose per interventi di manutenzione delle strade che rappresentano una vera emergenza regionale.
Condizione irrinunciabile per partecipare al bando che la Regione emetterà nelle prossime settimane è la compartecipazione degli enti per una quota non inferiore al 50%. “Abbiamo chiesto che la quota di partecipazione venga ridotta almeno al 30% per consentire una più ampia risposta da parte degli enti locali su interventi tanto attesi dai cittadini – è il commento di Vincenzo Lodovisi del Direttivo dell’ANCI Lazio intervenuto alla sottoscrizione dell’accordo con la Regione.”
“Lo stato di manutenzione delle strade del Lazio particolarmente precario è reso ancor più mal funzionante dai mancati investimenti di questi anni cui si è aggiunta anche una strategia ondivaga da parte di Stato e Regioni che ha visto prima assegnare funzioni agli enti locali per poi tornare indietro creando confusione e soprattutto disfunzioni operative” – aggiunge Lodovisi – “l’ultima ripartizione di funzioni, avvenuta in applicazione della legge Delrio, si è limitata al mantenimento dei livelli occupazionali che pure era una preoccupazione; è arrivato il momento di guardare la situazione delle manutenzioni stradali, ferme almeno, da anni con il criterio dell’eccezionalità per toranre a mettere bitume e sistemare le frane. Per questo abbiamo chiesto ai rappresentanti della Regione di portare il tema all’attenzione del Governo per l’adozione di un piano pluriennale straordinario per la viabilità, in modo da tornare a fare manutenzioni ordinarie e straordinarie.”