Gentile Direttore,
Dopo la grande manifestazione per la PACE svoltasi a Roma il 5 Novembre scorso, e quella minore di Milano, è aumentato il dibattito scaturito a seguito della sconfitta elettorale del PD, sulle divisioni della sinistra Italiana. Questa divisione ulteriore , tuttavia a me non sembra una novità nella storia della sinistra Italiana. Difatti ricordo la scissione di LIVORNO tra socialisti e comunisti degli anni 20 del NOVECENTO, la scissione tra socialisti e socialdemocratici degli anni cinquanta e quella tra PSI e PSIUP di poco successiva. Infine ricordo le scissioni del PCI dopo la caduta del muro di Berlino e la caduta dell’URSS a fine del secolo 1900. In realtà la questione è più di carattere sistematico, poichè PD e FORZA ITALIA, avevano un senso in un sistema MAGGIORITARIO elettorale, come negli USA. Non hanno senso invece con l’attuale metodo elettorale, ibrido giuridicamente. Il sistema più adatto agli Italiani pare oggi, UN PROPORZIONALE CORRETTO o QUELLO GIA’ in vigore per le elezioni regionali che ricalca il sistema elettorale della FRANCIA. Allora tornando all’inizio, sembra più naturale che gli ex DEMOCRISTIANI tornino nel partito popolare cioè nel PPE. Mentre si crei FINALMENTE un partito SOCIALISTA e/o dei LAVORATORI come esiste in tutta EUROPA, che si collochi nel PSE. Tutto ciò PROVA il tramonto del compromesso storico e della sua teorizzazione avvenuta negli anni settanta.
distinti saluti
avv Adalberto ANDREANI. Rieti.