di Renzo Giorgetti
Nel numero de 29 novembre 2015 della rivista ho pubblicato un articolo sull’organo della chiesa di Scandriglia, riferito ad uno strumento fabbricato da Zeno Fedeli nella prima metà del XX secolo.
Adesso, in seguito alla casuale lettura di un interessante libro di Marco Pizzo, riguardante le Visite Pastorali del Vescovo Andrea Corsini nelle località della Sabina, ho rinvenuto una notizia a dir poco eccezionale, che mette in risalto il primo strumento della chiesa di S.Maria Assunta in Scandriglia.
La notizia è quasi sicuramente sconosciuta agli studiosi di arte organaria nel Lazio, poichè non viene citata nei vari testi di riferimento.
Attraverso lo spoglio di un manoscritto della Biblioteca Corsiniana [Acta S. Visitationis Scandriliae, Ms.37: D-21 n.2353 e D-22 n.2354], l’autore del libro riporta la citazione che tanto ci interessa:
“L’organo della chiesa è stato fatto da Corrado Verlè detto il Tedesco organario di S.Pietro”.
Poichè si indica anche che la chiesa era stata restaurata nel 1745, è probabile che l’organo sia stato collocato in quel periodo.
Si aggiunge quindi un ulteriore tassello alla conoscenza della attività del celebre costruttore Johann Konrad Woerle originario del Tirolo austriaco, ma assai attivo a Roma e nel Lazio a partire dal 1733.
Una nuova emozionante scoperta che renderà curiosi gli appassionati di questo argomento e gli studiosi del grande artigiano. Come si può osservare l’artigiano viene definito “organario di S.Pietro”, in considerazione della sua probabile attività per la chiesa papale, che tuttavia non emerge ancora.
Tenuto conto che l’organo di Scandriglia sia stato fabbricato nel 1745, possiamo fare un confronto cn altri strumenti coevi, come ad esempio quello dell’Oratorio del Crocifisso di Roma (1744), quello di S.Nicola di Bari ad Albaneto (1745), con la forma ad ala e quello di S.Maria Assunta a Otricoli (1748).
Gli organi di Woerle risultano sia di grandi dimensioni, come quelli delle chiese romane, oppure di medie dimensioni o piccoli positivi, come quelli di varie località della Provincia.
La citazione nella visita Pastorale degli anni 1779-1782 non precisa particolari tecnici.
Non sappiamo neppure che fine abbia fatto l’organo, forse ceduto a Zeno Fedeli in occasione del rinnovamento attuato nel XX secolo.
Avere scoperto la nuova “opus” nella chiesa di Scandriglia resta comunque un importante elemento di conoscenza ed arricchimento alla bibliografia di questo artista.
In proposito si veda l’articolo di Furio Luccichenti edito nel 1984 dove la bibliografia è arricchita con l’autografo sul testamento scritto da Woerle.
Furio LUCCICHENTI, Giovanni Corrado Verlè (1701-1777). La vita, in “Amici dell’Organo di Roma”, serie II, n.4 (1984), pp.82-88.
Marco PIZZO, Le Visite Pastorali del Cardinale Andrea Corsini nella Diocesi Sabina (1779-1782): notizie di chiese e “cose d”arte nei manoscritti della Biblioteca Corsiniana, DE Arte, Rieti 1992, p.81