E’ il termine trascorso il quale il Comune attesta il “grave pregiudizio all’interesse pubblico” in caso di mancata attivazione della piscina comunale di via Theseider per la stagione estiva.
Questo è quanto recita l’art. 6 del bando di gara per l’affidamento quinquennale delle due piscine comunali, per un valore della concessione di 1.100.000 euro.
Ad oggi, la piscina non solo è chiusa, ma nemmeno si è a conoscenza se le procedure di gara, avviate con incredibile ritardo, abbiano individuato una società di gestione.
NOME Officina Politica aveva già espresso una censura in merito alla conduzione delle strutture natatorie, a partire dalla piscina coperta di Micioccoli, che infatti è rimasta chiusa per l’intera stagione invernale.
Sulla piscina scoperta, è invece opportuno riportare alla memoria alcuni episodi che rendono ormai “il disguido” una tradizione da far concorrenza a Sant’Antonio: la apertura della piscina “senza acqua”, l’inizio delle attività “di nascosto” senza alcuna comunicazione pubblica, la chiusura per un’intera stagione a causa dell’imminente esecuzione di lavori che si svolsero invece nei mesi invernali, ed infine il “collaudo” dello scivolo a fine stagione scorsa, senza che nessuno ne abbia mai usufruito.
Stando all’oggi, torniamo al “grave pregiudizio per l’interesse pubblico”: NOME aveva già individuato nel Sindaco Sinibaldi e nell’assessora Mestichelli, sindaco e vicesindaco, i soggetti responsabili di disguidi, ritardi, problematiche sulle strutture natatorie di cui questo è l’ultimo esempio.
Appare strano che tutti i portatori di interesse (gestori, centri estivi, scuole nuoto) ecc. proseguano silenti le proprie attività a “scartamento ridotto” nel danno e disagio per bambini, famiglie, utenti e sportivi. Si può essere corresponsabili anche con il silenzio.