Adoperarsi perché si concretizzi a breve – entro massimo due mesi – l’apertura dei locali dell’ex Seminario per ospitare la Mensa di S. Chiara in una sede definitiva e decorosa. Sostenerne, in concorso con altre istituzioni, le future spese di gestione e di costi per le utenze. Questi, in sintesi, gli impegni emersi in occasione della risposta all’interrogazione proposta sul tema da NOME Officina Politica per voce del suo capogruppo in consiglio comunale, Carlo Ubertini. Nell’assemblea svoltasi ieri, 13 aprile 2023, l’Assessore alle Politiche Sociali Giovanna Palomba ha risposto circa la necessità, non più rimandabile, di assicurare che un servizio di alta rilevanza politico-sociale come quello della mensa possa svolgersi al riparo dalle intemperie e in condizioni ottimali. Carlo Ubertini non ha esitato a definire la Mensa di S. Chiara una “fabbrica di solidarietà”, condotta con autentico spirito francescano e che assume una valenza di ammortizzatore sociale. “La politica tutta – ha detto il consigliere, introducendo l’interrogazione pubblica – non può girarsi dall’altra parte, ma assumere questo tema come prioritario e di massimo interesse”. L’assessore Palomba ha ripercorso le diverse vicissitudini che hanno interessato la mensa subito dopo aver dovuto abbandonare la non più agibile sede del Monastero di S. Chiara. Se è stato reso evidente, nella cronistoria delle soluzioni fin qui trovate, il concorso di solidarietà che ha consentito alla mensa di continuare ad operare, altrettanto evidente è stato il continuo passaggio da una situazione provvisoria all’altra. L’attuale sede – presso il MAKO, grazie alla collaborazione della Comunità montana – sarà disponibile solo per altri due mesi. Questo deve costituire un termine non più differibile. NOME Officina Politica vigilerà sul rispetto degli impegni assunti.