Magliano Sabina raccontata da INCONTRI di Paolo Di Basilio

di Maria Grazia Di Mario

Sembra di vederla la redazione del mensile INCONTRI, nel salotto del suo ideatore, il Maestro Guido Poeta sempre presente con il figlio Edoardo  e i giovani “colleghi” seduti a scacchiera a discutere, tra un caffè e una sigaretta, proprio come si fa nelle grandi redazioni; sua ovviamente l’ultima parola, perché chi aveva un termometro di quanto accadeva a Magliano Sabina, il dietro le quinte, lo conosceva solo lui che aveva l’abitudine, ogni mattina, di tastare il polso della situazione seduto in panchina  a colloquiare con i cosiddetti professori, gli anziani del paese. Dopo la riunione arrivavano i compiti, gli articoli dovevano essere imparziali e rispettare gli stessi requisiti che Edoardo Poeta usava per le sue brevi destinate alla redazione di Rieti del Messaggero (diretta da un grande professionista come Pino Bianco, uno di quei giornalisti che oggi non esistono più). Articoli nei quali era importante andare subito al sodo, con uso di periodi brevi, di parole di uso quotidiano, senza aggettivazione e avverbi, ma il punto forte  fu il suo essere un giornale dei lettori,  sul quale venivano diffuse quelle notizie che non trovavano spazio sui quotidiani, un punto di incontro nel quale le voci della comunità potevano trovare visibilità, un vero esperimento di storytelling comunitario. D’altra parte le origini, ma anche il nome,  ne segnano il destino, un gruppo di amici con a capo Guido Poeta (suo il sogno di realizzare un periodico maglianese) avevano l’ambizione di fondare un giornale inteso  come luogo di incontro tra idee, culture e personalità locali, che avesse  un’azione politica alta (scevra da orientamenti) e che arrivasse nella cassetta postale di ogni famiglia. 

Un esperimento  che diventò “un caso giornalistico raccontato in perfetto stile giornalistico”, dunque in maniera chiara, dall’autore Paolo Di Basilio nel libro Magliano Sabina raccontata da Incontri (edito da Incontri Edizioni e con prefazione di Edoardo Poeta).Il saggio è stato presentato dai giornalisti  Sara Pandolfi ed Edoardo Poeta presso la Sala consiliare del Comune di Magliano Sabina,  evento organizzato con il patrocinio comunale e in collaborazione con l’Assessorato alla cultura. Per l’occasione è stata ufficialmente consegnata, al sindaco Giulio Falcetta e all’assessore alla cultura Antonella Chieti,  la collezione cartacea dei numeri usciti per la Biblioteca comunale,  obiettivo (oggi Incontri cartaceo si è trasformato in Incontri newsletter), rendere attraente questo patrimonio per le nuove generazioni.

 

“Incontri lo si trovava davvero in ogni casa – ha raccontato Paolo Di Basilio, giornalista professionista che nasce nella redazione di questa testata locale, per poi lavorare nei quotidiani  del Corriere dell’Umbria -. Ogni mese giravano tra le 800 e 900 copie, 198 i numeri usciti, tiratura stimata intorno alle 200 mila copie, vi  sono apparsi ben 7068 articoli e 2342 fotografie, il legame tra il giornale  e la sua comunità è in questi numeri”.

“Dal 1990 e fino al 2014 è stato uno strumento che ha accompagnato il cambiamento – ha affermato Edoardo Poeta -. Da cronista Di Basilio si è trasformato in uno storico, ha saputo estrarre dei fili tematici da centinaia di articoli ricostruendo la storia della cittadina ordinandola in capitoli. Ciò che è importante nel suo lavoro è che viene narrata una  comunità che si riconosce specchiandosi nel racconto di Incontri e che grazie a questo  aspetto può acquisire una sua consapevolezza, inoltre vi sono nominate oltre 500 persone del luogo.  Paolo ha cercato di rispondere ad una domanda impegnativa, a come era Magliano nel 1990, a come si è trasformata nel tempo e al perché, un cambiamento favorito dalla circolazione di idee, ma senz’altro anche dal contributo che ha saputo dare il periodico”.

 

 “La Collezione sarà una pietra miliare per la nostra comunità – ha  dichiarato Giulio Falcetta -. Il saggio si presenta come una rilettura della nostra storia reinterpretata a partire dagli articoli pubblicati, sia libro che collezione potranno essere letti nel futuro con attenzione e curiosità, anche da studiosi, per ritrovare e comprendere sia eventi positivi che negativi”.

 

La storia di Incontri (1990/2014) e quella di Magliano infatti appaiono strettamente fuse, il grande pregio dell’autore è quello di raccontare e saper raccontare le vicende di un ventennio attraverso numerosi articoli che hanno  seguito i grandi temi ed eventi divisivi, come quello dell’Ospedale Marzio Marini o del cosiddetto Immondezzaio (caso Masan), ma anche cronache minori, fatti singolari, dando nome e voce a tutti i  protagonisti. 

Un libro che racconta con il cuore (e le giuste parole di Paolo Di Basilio) la storia e le storie di una comunità  e di un amore, di un fortunato incontro, quello tra i lettori e un mensile. 

 

Author: redazione