di Renzo Giorgetti
La chiesa di S.Pietro e Paolo di Salisano venne edificata nel 1765 a cura della Comunità. Salisano era un feudo degli Orsini, ma poi venne ceduto al barone Fereoli.
Nel 1853 la chiesa era già dotata di un organo, come indica una relazione di visita pastorale di tale anno.
Sopra la cantoria della controfacciata si trova un organo antico che dall’esame esteriore sembra risalire alla metà del XIX secolo.
Una foto gentilmente fornita dall’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Poggio Mirteto, mostra uno grosso strumento gravemente rovinato forse nel corso di trasferimenti all’interno della chiesa oppure in seguito a cantieri di restauro.
L’esame della foto rivela che l’organo è databile alla metà del XIX secolo.
Nell’immagine si vede la cassa, la cui parte superiore è mancante, e che aveva le canne di mostra inserite in un fornice ad arco. In primo piano il sostegno delle canne di facciata sembra evidenziare una unica campata di canne disposte a cuspide centrale ed ali laterali. Il somiere appare diviso in due sezioni di cui quella sinistra aperta, cioè priva di anta di chiusura, con la serie di ventilabri in bella mostra.
Il parroco attuale informa che lo strumento fu fatto venire da Roma dal parroco precedente monsignor Ottavio Petroni nato a Salisano nel 1930.
Monsignor Petroni è stato parroco nella chiesa di S.Saturnino Martire a Roma dal 1972 al 2006.
Egli, attualmente alloggiato in una casa di riposo romana, stante l’età, non è in grado di ricordare la provenienza dello strumento. Alla mia richiesta telefonica ha replicato di avere regalato lui un organo usato alla chiesa del suo paese. Non ricorda però il periodo preciso del trasferimento ne dove si trovasse lo strumento in precedenza.
In occasione di questo breve articolo divulgativo, auspico sinceramente che qualche Ente possa prendersi cura dell’organo al fine di ripristinarne la funzionalità.
Memorie dello Stato Pontificio e relazione topografica di ogni paese opera di Giuseppe Marocco. Sabina e sue memorie, tomo III, tipografia Boulzaner, Roma 1833, pp.67-69.
foto inviata dall’architetto Viviana Oleandri incaricato diocesano per i beni culturali della Diocesi Sabina-Poggio Mirteto.