E’ in corso in questi giorni a Bruxelles il 14mo round negoziale del TTIP, il controverso trattato che prevede la creazione di un’area di libero scambio tra UE e Stati Uniti.
Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico che ha l’intento di modificare regolamentazioni e standard – le cosiddette “barriere non tariffarie” – e di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti, rendendo il commercio tra le due sponde dell’oceano più fluido ed efficiente.
Nonostante attualmente prevalga l’incertezza sull’effettiva possibilità che le controparti raggiungano un’intesa, qualora il TTIP diventasse realtà, potrebbe costituire un’opportunità di grande rilievo per la commercializzazione delle nostre produzioni agroalimentari a denominazione di origine, da sempre ostacolate dalla politica commerciale statunitense.
E’ per questo motivo che il Consorzio Sabina DOP ritiene grave e preoccupante l’esclusione dell’Olio Extra Vergine di Oliva a Denominazione di Origine Protetta Sabina dalla lista di indicazioni geografiche proposte dall’Unione Europea per l’inclusione nel TTIP.
“Leggendo l’elenco delle indicazioni geografiche proposte dall’Unione Europea per le trattative sul TTIP” osserva il Presidente del Consorzio Stefano Petrucci “risulta chiaro che il problema non è solo l’esclusione del nostro olio; per l’Italia sono moltissime, troppe le eccellenze agroalimentari che mancano all’appello. Su 41 oli italiani certificati ne sono stati inclusi solo 4, contro i 13 della Spagna e gli 8 della Grecia, questo nonostante il nostro Paese sia il secondo produttore mondiale di olio e quello con il maggior numero di prodotti DOP e IGP.
La posta in gioco è molto alta e l’esclusione potrebbe tagliare fuori i nostri produttori – molti dei quali già esportano negli USA – da opportunità commerciali che ad oggi non possiamo permetterci di perdere.
Per questo ci appelliamo con tutte le nostre forze alle Istituzioni che ci rappresentano, in primis l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, affinché si adoperino con i mezzi a loro disposizione per l’inserimento dell’Olio Sabina DOP nella lista delle indicazioni geografiche da includere nel TTIP.
L’olio della Sabina, primo in Europa, festeggia proprio nel 2016 il suo ventennale di riconoscimento come DOP: sarebbe ben triste doverlo ricordare come l’anno dell’esclusione.”