La promozione turistica dell’area Terni-Rieti diventa un progetto concreto. Lo studio è stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Fondazione Carit di Terni, dai sindaci di Rieti e Terni, Simone Petrangeli e Leopoldo Di Girolamo, e dal presidente della Fondazione Carit, Mario Fornaci.
Il progetto riguarda l’area tra Velino e Nera e comprende Terni, Narni, Stroncone, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, in Umbria, e Rieti, Labro, Greccio, Colli sul Velino, Cittaducale, Morro, Cantalice, Poggio Bustone, Rivodutri, Castel Sant’Angelo e Contigliano nel reatino.
Lo studio ha evidenziato importanti potenzialità dal punto di vista del turismo acquatico, degli itinerari francescani e del posizionamento, essendo l’area vicina a quella metropolitana di Roma. Il progetto propone di verificare in modo operativo, attraverso una scelta selettiva di azioni e progetti, non l’intero e generico sviluppo del territorio, ma una delle sue possibili vocazioni, quella turistica, attualmente poco sviluppata e che rischia addirittura, in assenza di idonei interventi, un’ulteriore involuzione.
“Il prossimo passo – ha dichiarato il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli – è far percepire alle nostre comunità e agli operatori turistici l’importanza di quello che è stato fatto e le enormi potenzialità strategiche di questo progetto. Siamo nelle condizioni di proporre una meta turistica unica e integrata. Le nostre due province hanno un patrimonio assoluto che dobbiamo valorizzare insieme. E’ il momento di dare gambe alle idee e di proseguire il percorso, molto proficuo, che abbiamo intrapreso con un buon livello di partecipazione di istituzioni e operatori. Il futuro è dentro progetti di sviluppo integrato in grado di unire due città che sono oramai un ambito unico e condiviso. Noi siamo per la cooperazione e la collaborazione tra enti e territori e Rieti/Terni è un asse che deve pensare lo sviluppo necessariamente insieme.”