Lunedì 21 dicembre la città di Leonessa ricorderà la persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti con l’apposizione di una targa nella casa situata nella Frazione di Terzone che negli anni della seconda guerra mondiale nascose la famiglia Pisetzky salvandola dall’invio nei campi di concentramento. La cerimonia dello svelamento della targa si svolgerà alle ore 12,30 nella chiesa di San Pietro in Cellis dopo la rappresentazione de “Il Girasole” di Simon Wisenthal e il ricordo di Marco Piseztky, che si svolgeranno presso l’Istituto Comprensivo di Leonessa.
I Pisetzky furono nascosti a Terzone da Don Lorenzo Gnocchi, parroco di San Pietro in Cellis con l’assenso e la partecipazione del popolo di Terzone, come è stato ricostruito dal Progetto Memoria e dal Dipartimento Beni e Attività culturali della Comunità ebraica di Roma anche attraverso la testimonianza di Marco Pisetzky, all’epoca adolescente.
“E’ per me un onore che la Fondazione Wallemberg abbia deciso di insignire la chiesa e la casa parrocchiale di San Pietro in Cellis di Terzone della onorificenza House of Life. Un riconoscimento che premia il coraggio di Don Lorenzo Gnocchi e di tutta la Comunità di Terzone, alla quale appartengo, manifestato nel 1943-44, nascondendo e salvando la famiglia di ebrei romani – ha dichiarato il sindaco Paolo Trancassini, poi ha continuato – Mi auguro che l’esempio dei nostri nonni e delle nostre nonne possa essere di insegnamento per le giovani generazioni, educandole ai valori della democrazia e della tolleranza reciproca.”
“Con questa iniziativa il Comune di Leonessa ha raccolto l’eredità morale trasmessa dai propri concittadini che seppero, a rischio delle proprie vite, offrire scampo a innocenti braccati – ha dichiarato Andrea Ungari, consigliere delegato alla cultura e storico, e ha continuato – come è attivo nella diffusione dei temi della memoria e dei valori del coraggio civico e della solidarietà.”