Il Gruppo speleo-archeologico Vespertilio ha esplorato e documentato a Castel San Pietro, frazione di Poggio Mirteto, un interessante sistema idraulico sotterraneo. Si tratta di un condotto scavato in una formazione di calcareniti e puddinghe pleistocenici che attualmente alimenta un fontanile di epoca medievale. Il cunicolo a sezione ogivale è alto m 1,70 e largo 70 cm e risulta completamente concrezionato. Si accede all’ipogeo da una piccola porta che immette direttamente all’interno di un piccolo bottino rettangolare. Gli speleologi sabini, in accordo con l’ufficio tecnico del comune di Poggio Mirteto, hanno effettuato il rilievo e la documentazione fotografica dell’intero acquedotto sotterraneo. Il cunicolo era già noto al gruppo che aveva effettuato un primo sopralluogo esplorativo al suo interno alla fine degli anni Novanta.
«Per quanto riguarda la datazione di questo ipogeo è probabile, considerata la tecnica costruttiva impiegata simile a tanti altri acquedotti di epoca romana presenti del territorio sabino, che possa trattarsi di un’opera idraulica compiuta durante la romanizzazione dell’area», spiega Cristiano Ranieri, archeologo e presidente dell’associazione.
«Un’altra scoperta significativa – dichiara Giancarlo Micarelli, sindaco di Poggio Mirteto – che sarà presto valorizzata e resa fruibile al pubblico dei visitatori insieme ad altre realtà sotterranee presenti nel nostro territorio ed inserita nel progetto “Sabina sotterranea” dell’unione di comuni Bassa Sabina».
Hanno preso parte alle ricerche Fabrizio Marincola, Elio Mercuri, Cristiano Ranieri, Giulia Villanucci, Fabrizio Cianfa e Sara Paolini.