La nuova riforma del Fondo Centrale di Garanzia, recentemente entrata in vigore, premia il CONFIDI LAZIO accreditandolo come “Confidi Rating”.
Il Confidi Lazio, Consorzio di Garanzia Fidi nato nel 1974, rappresenta oggi oltre 1500 aziende socie. Presente con sedi operative in tutte le province del Lazio, ha stabilito convenzioni con i più importanti Istituti di credito sia nazionali che regionali, erogando garanzie per decine di milioni di Euro nel corso degli anni.
L’essere stato inserito tra i Confidi “accreditati” attesta il possesso di importanti parametri, quali l’adeguatezza patrimoniale, la solvibilità e l’efficienza nella gestione del processo del credito.
Rilevanti i vantaggi per le imprese associate che potranno tra l’altro accedere alla cosiddetta “Garanzia Tripartita”: i finanziamenti fino a €120.000 potranno essere garantiti nei confronti delle Banche fino al 67%. Questo garantirà maggiori possibilità di accesso al credito e tempi più rapidi di istruttoria.
“Il percorso riorganizzativo avviato tre anni fa, premiato anche dal riconoscimento del Fondo Centrale di Garanzia, ci apre l’opportunità di cogliere le sfide per un nuovo rilancio del sistema produttivo della nostra Regione in rapporto solidale con le nostre Banche convenzionate”, sottolinea con orgoglio e compiacimento il Presidente di Confidi Lazio, Carmine Polito.
Da parte sua, il Direttore di Confidi Lazio, Fabrizio Giovanni Migliorati, si complimenta con tutta l’organizzazione che ha permesso, attraverso il duro lavoro di questi anni, caratterizzati da incertezze e variabilità congiunturali, l’accreditamento al Fondo.
Anche Federlazio si dichiara molto soddisfatta per questo traguardo raggiunto: “Il Confidi Lazio è da sempre il Consorzio di Garanzia di nostro riferimento per le aziende che rappresentiamo sul territorio. L’accreditamento ottenuto, oltre ad essere un riconoscimento importante per il grande lavoro svolto dal Confidi, porterà anche vantaggi concreti per le aziende in tema di garanzie”. Questa la dichiarazione del Direttore Generale Federlazio, Luciano Mocci.