La Federlazio prende una posizione netta sul recente “Decreto Dignità” e lo fa attraverso una dichiarazione del Presidente regionale, Silvio Rossignoli.
“La mia impressione (per non dire la mia certezza) è che il cosiddetto Decreto Dignità appena messo a punto dal Governo renderà ancora più ad ostacoli il già complicato percorso che le imprese debbono quotidianamente affrontare nella creazione di ricchezza e di posti di lavoro, senza peraltro minimamente restituire ai lavoratori la dovuta Dignità. Mi verrebbe da dire che tornando a irrigidire la legislazione si otterrà, quale probabile conseguenza, quella di rendere più difficile l’ingresso nel mondo del lavoro a molti giovani i quali, proprio per questa ragione, quella dignità che si vorrebbe dare loro non la raggiungeranno mai”. Così il Presidente della Federlazio Silvio Rossignoli.
“Il fondamento ideologico sul quale si poggia questa che qualcuno ha definito, a ragione, una controriforma – prosegue Rossignoli – è l’illusione che riducendo il modello di flessibilità oggi vigente, le imprese siano automaticamente portate ad assumere a tempo indeterminato. Tutto questo senza comprendere invece che di fronte a una ripresa ancora debole nel nostro paese e a uno scenario comunque più difficile e più competitivo su scala globale rispetto al passato, le imprese non potranno che essere ancora più caute prima di assumere.
Vogliamo sperare – conclude il Presidente della Federlazio – che la discussione parlamentare apporti gli indispensabili correttivi al decreto, per non far ritornare la nostra legislazione a quel tempo in cui si rincorrevano astrattamente forme di tutela nominali e avulse dal contesto reale, ma con l’effetto concreto di deprimere e sclerotizzare ulteriormente un mercato del lavoro già sofferente a causa delle dinamiche economiche”.