di Renzo Giorgetti
Montelibretti fa parte dell’antica Comarca di Roma, nella Sabina romana.
L’orologio civico si trova sopra la porta d’ingresso del borgo,davanti alla chiesa di S.Nicola. Una poesia di Biagio Porrega, intitolata “Montelibretti antica”, ci delizia con un verso riferito all’orologio:
«L’orologio che batte a quarti d’ora; guardia la chiesetta San Nicola.»
I due versi dedicati all’orologio indicano che il meccanismo batte anche i quarti d’ora, secondo quello che l’autore ha percepito attraverso l’ascolto dei rintocchi su una delle campane del piccolo campanile che svetta sopra la porta. Una precisazione significativa per valutare le caratteristiche del meccanismo.
Vi sono due quadranti contrapposti, di cui uno rivolto all’esterno della porta verso la torre del castello e l’altro verso il paese davanti alla facciata della chiesa.
I due quadranti consistono in un disco di intonaco bianco e presentano 12 cifre romane indicate da due lancette di lamiera. [foto 1]
I quadranti attestano che l’orologio risale alla metà dell’Ottocento. Infatti una vecchia foto d’epoca, utilizzata come sfondo di un manifesto pubblicitario in occasione di una sagra eno-gastronomica locale, mostra la porta con il quadrante esterno dell’orologio, molto simile a quello attuale. [foto 2]
La porta probabilmente risale alla metà del XIX secolo, come sembra indicare una citazione dello storico Adone Palmieri che nel 1857 riferiva di una delle strada del paese intitolata «via di Porta nuova».
Il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, geometra Cassan, che ringrazio della cortesia, mi ha inviato alcune foto del congegno.
L’esame delle immagini purtroppo non lascia alcun dubbio: il meccanismo dell’orologio non è più quello originale del XIX secolo.
Quello attuale, in parte elettrificato, sembra databile agli anni ’60 del XX secolo ed è stato fabbricato dalla ditta Roberto Trenino di Uscio (Genova). [foto 3]
La macchina presenta una torretta di metallo rialzata su cui sono imperniate le ruote di bronzo ed i cilindri che si muovono mediante trasmissione a catene. Lo scappamento è a caviglie con ruota a pironi in bronzo. Sul davanti della torretta si vede un quadrantino di regolazione in plastica con il marchio di fabbrica.
Dietro il quadrantino si intravede la partitora a maniglia per la regolazione della suoneria.
La ricarica dei contrappesi è motorizzata per agevolare l’addetto alla regolazione dell’orologio.
Adone PALMIERI, Topografia Statistica dello Stato Pontificio: ossia breve descrizione delle città e paesi, loro malattie predominanti, commercio, industria, agricoltura, istituti di pubblica beneficenza, santuari, acque potabili e minerali, popolazione […], parte seconda Comarca di Roma, Tipografia Forense, Roma 1857.
Biagio PORREGA, Il pensiero nell’alba poesie, pro manuscripto on-line.