di Renzo Giorgetti
Nel mio articolo pubblicato sulla rivista in data 9 dicembre 2016, ho descritto l’orologio pubblico di Rocchette, che risultava anonimo.
In tale occasione auspicavo di poter visionare i documenti di archivio relativi all’opera per poter individuare il nome del costruttore.
La storia prosegue attraverso il progetto di costruzione di una torre civica, in seguito non attuato, che permette tuttavia di individuare la fabbrica produttrice del meccanismo.
Grazie alla preziosa collaborazione della signora Simonetta Tocci del Comune di Torri in Sabina, il carteggio storico è stato fotografato consentendomi di poter illustrare in modo migliore la fase di installazione di questo orologio pubblico centenario.
Ringrazio inoltre il dottore Michele Comezzi, Sindaco di Torri, per la disponibilità dimostrata dal Municipio ai fini della presente ricerca.
Un fascicolo dell’archivio storico comunale (Ufficio Tecnico) attesta le vicende dell’orologio nel modo che segue.
In data 12 agosto 1915 il geometra Paolo Garofoli di Terni relazionava il Comune di Torri in Sabina in merito alla collocazione del nuovo orologio. La relazione iniziava così:
«Incaricato dall’Onorevole Amministrazione Comunale di Torri in Sabina di redigere un progetto di una torre per orologio nella frazione di Rocchette, mi pregio riferire: dopo accurato esame dei luoghi più adatti ove la suddetta torre potesse sorgere, mi convinsi che il migliore ed il più corrispondente posto per stabilire il pubblico orologio fosse nella piazza principale di Rocchette perchè, fra l’altro, ivi corre la strada provinciale che deve essere seguita da tutti coloro che attraversano la Sabina. S’aggiunge che la situazione del paese (Rocchette) indica di per sè quella piazza perchè ivi si raccoglie il popolo in occasione di festeggiamenti e quivi è il centro di riunione di tutti gli abtanti, nonchè la stazione della progettata linea automobilistica che allaccierà tutti i vari paesi della Sabina. Esiste in Rocchette il vecchio campanile della chiesa parrocchiale, ma il sottoscritto non crede potervi apporre l’orologio per le seguenti ragioni:
1-il quadrante dell’orologio ha un diametro di metri 1,60 quindi occorrerebbe un’apertura di questa grandezza impossibile per le ragioni dette al n.3;
2-l’orologiaio non intende in tale ipotesi prrstare la garanzia per il buon funzionamento dell’orologio stesso;
3-il campanile parrocchiale non presenta sicura stabilità tanto vero che di recente fu dovuto rinforzare con catene;
4-Il movimento delle campane della chiesa potrebbe anche alterare il macchinario;
5- Necessiterebbe fare speciali lavori murari per la chiusura di quattro finestroni affine di garantire il macchinario dell’orologio dalle pioggie e dal vento ecc..ecc.
Il sottoscritto progetta quindi che la torre per l’orologio venga poggiata sopra un arco già esistente di solidissima ed artistica costruzione di proprietà del Comune di Torri.»
Come si può arguire la scelta della collocazione riguardò la costruzione di una torretta sopra l’arco del paese a scapito del campanile parrocchiale.
Come ho scritto nel mio precedente articolo l’orologio fu poi invece situato sulla facciata della cappella di San Sebastiano nella piazza maggiore.
L’elegante disegno a colori della torretta viene comunque pubblicato per illustrare meglio il progetto.
Per quanto riguarda il macchinario dell’orologio finalmente sappiamo quale fu la fabbrica incariata della sua costruzione. Una lettera allegata alla relazione del geometra Garofoli chiarisce che la fabbrica produttrice del congegno fu la ditta Giuseppe Mattei di Terni.
In data 14 novembre 1915, il responsabile della fabbrica Gerardo Mattei, scriveva al Sindaco, precisando di volere recarsi a Torri per riscuotere il prezzo dell’orologio:
«In risposta alla Vostra n. 1852, verrò a Torri martedì o mercoldì prossimo e spero di trovarci il signor Segretario. Non so quale decisione vorrà prendere il rispettabile Consiglio Comunale che come Lei dice, si radunerà per deliberare riguardo il pubblico orologio che si dovrà collocare alla frazione di Rocchette. A me poco importa desiderando d’essere pagato e non altro. Però fo notare che sarebbe opportuno che la Signoria Vostra illustrissima mi interpellasse in proposito acciocchè possa riferire al Consiglio il mio modesto parere in modo che non si abbia luogo di ritornare sull’argomento. Tanto per sua norma, la riverisco.»
Faccio notare che la ditta Mattei, fondata a Terni agli inizi del XX secolo da Giuseppe Mattei, originario di Ferentillo, ebbe un discreto sviluppo in tutta la provincia umbra.
In particolare ricordo un pregevole meccanismo realizzato per il campanile di S.Maria a Matterella (Ferentillo), datato 1902, di cui ho trattato in un mio libro.
Renzo GIORGETTI. Orologi da torre in Umbria, Grafiche Gelli, Firenze 2008, pp. 432-435.