Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede unica dei corsi di laurea della Sabina Universitas. Una giornata attesa da anni che chiude un percorso avviato da lungo tempo e che segna il raggiungimento di uno degli obiettivi fondamentali del consorzio: offrire agli studenti della Tuscia e della Sapienza uno spazio in città dove seguire lezioni e laboratori. Individuata presso lo storico edificio dei Geometri, la nuova sede della Sabina Universitas è stata inaugurata dalle massime rappresentanze istituzionali, civili, religiose e militari della provincia che hanno tagliato il nastro per poi fare il punto della situazione. A benedire i locali, “ma soprattutto gli studenti, i professori e i dipendenti”, e’ stato il vescovo Domenico Pompili che ha dato importanza al “connubio tra i giovani e il centro storico” per poi dare la parola al presidente del consorzio universitario, Maurizio Chiarinelli. “Avere individuato la sede unica in centro – ha detto – non solo agevola i nostri studenti, ma soprattutto dimostra al territorio l’esistenza del percorso avviato in città. La visibilità di quasi 1500 studenti offre un plusvalore importante in un momento di crisi stabilizzata. C’è ancora prospettiva e c’è l’economia della conoscenza che è forte. Abbiamo raggiunto un buon numero di studenti attivando la ricerca e buoni corsi che caratterizzano il cammino universitario puntando su percorsi storici e su nuovi cammini con Sapienza e Tuscia andando da ingegneria del territorio e dell’ambiente a scienze della montagna. Il tutto in un contesto diretto con la struttura che testimonia la volontà di crescere e che, grazie anche a questa impostazione tipo campus, da implementare con nuovi servizi, facilita il concetto che qui a Rieti si può ben vivere e studiare. Per il futuro chiedo impegno ai soci che molto hanno fatto e con i quali bisognerà ancora fare altrettanto perché i problemi finanziari ci sono e vanno superati, con costanza e fiducia, dimostrando che siamo una realtà culturale ed economica centrale”. Concetti, questi, sposati anche dal rettore della Tuscia, Alessandro Ruggieri e dal prorettore della Sapienza, Renato Masiani, che hanno puntato sulle potenzialità del consorzio e sul binomio messo in piedi dalle due università pubbliche che ora avranno maggiori strumenti sui quali far leva grazie alla nuova struttura dove immagine e sostanza potranno essere argomento di maggiore appetibilità per nuovi studenti e nuovi investimenti. Un aspetto centrale questo sul quale si è focalizzata anche l’attenzione del presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi, e del sindaco Simone Petrangeli. Ora si apre un nuovo capitolo ePier Luigi Persio, rappresentante della Fondazione Varrone, ha ribadito il ruolo del maggior socio del consorzio evidenziando la volontà di rilanciare la Sabina Universitas con realismo e capacità per dare, con il maggior coinvolgimento dei soggetti in campo, continuità ad una iniziativa alla quale non si può rinunciare.