Tra gennaio e marzo 2016, le imprese italiane offriranno un lavoro a 227mila persone. Rispetto allo stesso periodo del 2015, i lavoratori che entreranno in azienda saranno l’8,4% in più. Quasi una assunzione su tre sarà rivolta a giovani con meno di 30 anni. E’ quanto mostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con il supporto del Ministero del Lavoro, sulla base dei programmi occupazionali forniti delle imprese italiane dell’industria e dei servizi.
Le previsioni di questo trimestre segnalano una ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese: 8 disoccupati su 100 potrebbero essere assunti in azienda con un contratto “stabile” (a tempo indeterminato o determinato) o “atipico” (di collaborazione o con partita Iva). E’ il valore più alto dalla fine del 2012. Dopo di allora, le “entrate” programmate sono scese a 6 ogni 100 disoccupati.
Nel Reatino, le assunzioni di lavoratori dipendenti, saranno pari a circa 200 unità, pari al 66% di tutte le opportunità di lavoro previste nella provincia; nella regione saranno circa 14.700 e complessivamente in Italia circa 146.000. Le restanti assunzioni previste nella provincia di Rieti riguarderanno contratti di somministrazione (40) e contratti di collaborazione e altre modalità di lavoro indipendente (60). Quanto ai lavoratori dipendenti, nel 50% dei casi saranno assunzioni stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 50% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); si concentreranno per il 56% nel settore dei servizi e per l’84% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (ossia profili high skill), quota inferiore alla media nazionale (21%); in 19 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; per una quota pari al 36% interesseranno giovani con meno di 30 anni.
A livello nazionale, in questo trimestre il 32,5% dei posti di lavoro offerti dal settore privato sarà riservato agli under 30 (lo scorso anno era il 30,3%). Questa maggior disponibilità delle imprese ad aprire le porte ai ragazzi contribuirà ad erodere l’alto tasso di disoccupazione giovanile: su 100 under 30 in cerca di lavoro, 5 potrebbero trovare occupazione tra gennaio e marzo mentre lo scorso anno erano 4.
Rispetto all’ultimo trimestre del 2015, aumentano le opportunità soprattutto per i giovani in grado di svolgere la professione di conduttore di impianti mobili (in particolare, conduttori di carrelli elevatori) e di ingegneri, architetti e professioni assimilate. Tra le professioni maggiormente qualificate cresce anche la richiesta di under 30 da inquadrare come tecnici del marketing, delle vendite e della distribuzione commerciale. Si osserva, poi, anche una crescita di personale non qualificato, in particolare nelle attività commerciali e nei servizi, un fenomeno che riguarda le assunzioni complessive e non solo quelle degli under 30.
Al contempo, prosegue l’incremento della domanda delle imprese di profili professionali più qualificati destinati ai laureati. Essa raggiunge il valore più elevato dalla metà del 2012.
L’aumento della richiesta di lavoratori da parte delle imprese determina una crescita della difficoltà di reperimento, l’indicatore attraverso il quale gli imprenditori esprimono la propria opinione in merito al tempo necessario a individuare il candidato all’assunzione più adeguato, la reale disponibilità dei diversi profili professionali nel mercato del lavoro, l’adeguatezza del livello di formazione. Nel I trimestre 2016, dicono le imprese, 13 assunzioni su 100 potrebbero essere legate a profili di difficile reperimento, 1 punto in più dello scorso anno.