Bella l’iniziativa di educazione stradale per bambini svolta dall’ACI in piazza. NOME Officina Politica, attenta a queste forme di educazione civica, si congratula con gli organizzatori.
Pochi ricorderanno, però, che da ben oltre 10 anni, nella zona artigianale di Vazia esiste, mai utilizzata, una pista dedicata ai più piccoli, proprio per tale scopo.
La pista è intitolata al giovane Ufficiale militare Francesco Cricchi, che morì nel 2007 in un tragico incidente stradale e fu realizzata per volontà della terza circoscrizione. Fa parte di un parco pubblico intitolato a Emiliano Granati, agente di Polizia reatino anch’egli prematuramente scomparso, e doveva rappresentare una componente di valorizzazione del quartiere, per una spesa di circa 20.000 euro. Invece è diventata essa stessa simbolo di degrado.
Al tempo, vennero anche acquistati due monopattini elettrici che avrebbero permesso ai bambini di percorrere la pista e di apprendere, giocando, il significato dei segnali stradali verticali ed orizzontali più in uso. L’idea era quella di una sinergia tra il comando dei vigili urbani e i dirigenti scolastici per permettere l’uso della pista non solo durante l’anno scolastico, ma anche nel periodo estivo.
Fatta questa premessa per riportare alla memoria circostanza e persone, NOME Officina Politica sottolinea le implicazioni politiche della vicenda.
Mesi orsono, l’assessore Nobili accordò un incontro a membri della nostra associazione per ragguagli circa possibili forme di sinergia tra cittadini e amministrazione comunale. In quella occasione parlammo anche dello strumento dei “patti di collaborazione”, già proposto da NOME in campagna elettorale, per attivare e valorizzare l’iniziativa civica. Riteniamo tuttora che tale strumento meriti di essere inserito in un apposito regolamento comunale che non richiede particolare lavoro, essendo già elaborato ed adottato altrove, in centinaia di Comuni.
Nel caso di fattispecie, ciò consentirebbe di dare il via a iniziative di educazione stradale rivolte alle scuole, in collaborazione con ACI, comando di Polizia Municipale ed altre realtà organizzate, o singoli cittadini, che siamo noi per primi pronti a coinvolgere anche per riqualificare quell’area abbandonata a sé stessa, nonostante sia intitolata alla memoria di due nostri concittadini.