di Maria Laura Petrongari
Una vita donata alle missioni tra gli ultimi della terra, a 82 anni il Sacerdote francescano cappuccino Padre Franco Nicolai (guardiano del convento dei cappuccini di Colle San Mauro- Rieti fino a un paio di anni fa) torna in Benin con lo stesso ardente desiderio che già all’età di 26 anni, studente di filosofia ad Alatri, decise di imbarcarsi da Marsiglia con altri primi quattro cappuccini dalla natia terra Laziale verso il Madagascar, circumnavigando tutta l’Africa da occidente e risalendo lungo le coste orientali, verso la Grande Terra il Madagascar carico di carestie e malattie, gravido di miserie per portarvi tutto l’amore di Gesù Cristo dispiegandovi ogni risorsa a propria disposizione.
23 anni solo in Madagascar ricchissimi di esperienze. Il cuore del missionario indomito che batte forte ancora nel suo petto, come più volte egli stesso ha raccontato, trova la sua fonte nella volontà di Dio, nella esigenza insopprimibile di impattare come sacerdote, nelle sofferenze dei più derelitti e proprio lì rendere concreto l’amore di Dio Provvidente. Fare sì che la parola del Vangelo si faccia carne viva nella relazione diretta con il prossimo estremamente bisognoso.
Opere di valore sociale, dunque realizzate e da realizzare in condizioni di estreme difficoltà ambientali, religiose, culturali, sanitarie. E lì con dispensari per i lebbrosi, apprestando cure possibili ai più malati, con formazione ai primi catechisti , con piccoli gruppetti di consacrati, suore e qualche altro francescano, nella sequela di San Francesco portare sollievo materiale e spirituale sempre con grande rispetto per le abitudini e gli usi dei locali. Padre Franco ha più volte narrato in occasione di brevi periodi di ritorno in Italia, dei 40 anni in cui ha operato in Africa con altri compagni missionari imparando ben altre 4 lingue, anni ricchissimi di esperienze. Dopo il Madagascar alle isole Comore per 6 anni e mezzo, poi in Congo Branzaville (Africa equatoriale francese) per soli 18 mesi a causa della guerra civile ed infine nel Benin per 6 anni e mezzo nell’ Africa occidentale ex francese dove si reclutavano gli schiavi per mandarli a lavorare in Brasile.
A chi gli domanda quale attività lo ha più tenuto impegnato risponde che l’impatto con la vera miseria è stata la base del cammino per una promozione umana per arrivare alla promozione spirituale cristiana. Opere sociali di aiuto concreto con orfanotrofi, dispensari, centri per l’educazione delle ragazze in economia domestica, centri per anziani, per orfani, e tante altre iniziative nei villaggi difficilissimi da raggiungere dopo anche giorni di cammino nelle foreste. Cita Padre Franco il benemerito dispensario per lebbrosi quale opera più grande messa in piedi dai Cappuccini in Madagascar .E’ il lebbrosario più grande dell’isola : il Centro S. Francesco diretto dal dott. alsaziano Leman. Li Padre Franco ama ricordare di aver accolto oltre 100 mila casi provvido di studi di medicina e di medicina tropicale appresa in Belgio.
Interessante sarà conoscere come da giovanissimo entrò nella determinazione di farsi missionario a partire dalla formazione familiare agli studi di figure missionarie di alto spessore nel mondo francescano.
Dunque tornerà a giorni in Benin. Andrà per sostenere sul campo l’ospedale dispensario dedicato a San Pio da Pietralcina dove ha già prestato servizio per sei anni. Formerà anche ben 40 sacerdoti sul posto corroborati nell’ esercizio della pastorale.
Non possiamo sottacere, neppure, del grande talento artistico di questo nostro Frate Cappuccino il quale realizza sin da giovanissima età opere pittoriche su soggetti sacri di particolare suggestione, raffinatezza e bellezza. Solo per ricordare quelle più recentemente esposte in Alatri sostenute anche dalla locale Pro Loco e quelle a Rieti, opere create ed esposte sempre col desiderio grande di attirare l’attenzione e suscitare la riflessione di qualcuno sulla sofferenza di Gesù e sulla missione che Cristo ha assunto per la nostra salvezza.
Vignettista, umorista, piacevole conversatore, scrittore di indicazioni e guide per una vita cristiana in missione, persona di cultura in fatto di fede e con un cuore grande e generoso. Dispensatore di esperienza cristiana vissuta sulla propria pelle per una vita e che sarebbe importante e generativo poter più diffusamente far conoscere e divulgare tra giovani ed anche i meno giovani.
Lascerà l’Italia per qualche mese.
Chi scrive e chi conosce Padre Franco si augura che possa seguire, da parte di altri amici delle missioni, qualche opera di sostegno a distanza per quanto sarà ancora necessario la giù in ospedale.
Questa breve narrazione è atto dovuto affinchè siamo tutti maggiormente incoraggiati ad assumere uno sguardo positivo e di amore per il prossimo così come il Vangelo propone ad ogni persona di buona volontà.
Seguiremo Padre Franco in questa ulteriore esperienza umana di fede secondo lo spirito di fraternità e di sinodalità che animano la Chiesa viva: samaritani in cammino.
per chi volesse dare un contributo a Padre Nicolai può versare su questo conto