Una bella notizia per gli operatori economici reatini del settore turistico, ristorativo, ricettivo, culturale e legato all’organizzazione eventi che potranno incrementare il cosiddetto “turismo matrimoniale” proveniente da fuori città e, auspichiamo, anche dal resto della Penisola e dai tanti Paesi stranieri per i quali l’Italia continua a rappresentare la patria del romanticismo.
Il Comune di Rieti ha finalmente fatto propria una proposta del Movimento civico Rieti Virtuosa del giugno 2013 (http://www.rietivirtuosa.it/2013/06/15/pagare-per-sposarsi-in-comune-meglio-gratis-per-i-meno-abbienti/) con la quale si chiedeva di dare la possibilità alle tante location attrattive presenti nel nostro comune di diventare “case comunali”, ossia luoghi alternativi alla sala consiliare del Comune ove celebrare il matrimonio civile.
Nei diversi Comuni d’Italia dove questa idea è già diventata realtà da tempo, e guarda caso spesso si tratta di amministrazioni dell’Associazione Comuni Virtuosi a cui il nostro Movimento civico si ispira, si sono già registrati riscontri economici molto positivi, in quanto le strutture, dal castello all’agriturismo, possono definire le tariffe da applicare agli “aspiranti sposini”. E come si sa, in questa occasione italiani e stranieri, se se lo possono permettere, non badano a spese. Senza contare le opportunità che si aprono per wedding planner e tutto il mondo delle professioni che ruota attorno all’evento “matrimonio” (catering, fotografi, parrucchieri ed estetiste, abbigliamento, fiori, bomboniere e partecipazioni, ecc.)
L’avviso del Comune e la domanda, che andrà presentata entro il prossimo 8 gennaio, sono pubblicati sull’albo pretorio del Comune di Rieti (http://www.comune.rieti.it/article/15/12/matrimoni-civili-fuori-sede-pubblicato-l-avviso-individuare-strutture-ricettive-ed) e sono rivolti ai proprietari (o a coloro che possono legittimamente disporre) di strutture ricettive/edifici di pregio storico, architettonico, ambientale o artistico presenti sul territorio comunale.