di Maria Grazia Di Mario
Tutela ambientale e sviluppo della Montagna per un turismo che, allo sport sciistico, sappia affiancare una proposta ambientale in grado di lanciare un vero e proprio Parco del Terminillo, Fabio Refrigeri, consigliere regionale nella lista PD per la circoscrizione elettorale di Rieti, risponde alle numerose critiche e denunce presentate nei giorni scorsi, dopo l’approvazione del Progetto Terminillo Stazione Montana.
Finalmente si è arrivati ad una fase conclusiva ed a una partenza dei lavori per una montagna ferma agli Anni Trenta del Ventesimo secolo.
“Dopo il parere favorevole della Valutazione di Incidenza Ambientale, arrivato il 31 dicembre scorso, è stato rilasciato il parere conclusivo di Valutazione di Impatto Ambientale, la Via, inclusiva di tutte le prescrizioni già evidenziate nella Vinca, l’esecutività del progetto è subordinata all’esito positivo della Verifica di ottemperanza riportata nell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dall’Area Via. A questo punto i comuni, riuniti in un Consorzio, che faceva capo alla Provincia di Rieti, devono decidere se eseguire loro le progettazioni, o affidarsi al coordinamento provinciale. Tecnicamente possono presentare direttamente i progetti esecutivi, sono progetti di una certa complessità che devono rispettare tutte le prescrizioni, parliamo di 1110 pagine, una cosa imponente!”.
Sono molte le interrogazioni che denunciano ancora il grave impatto ambientale soprattutto a causa dei 17 ettari di bosco che dovranno essere tagliati, cosa risponde in merito?
“Che i tagli previsti saranno ricompensati con rimboschimenti. Ad essere stato approvato è il progetto con una incidenza ambientale minore del 2% ed è molto attento al rispetto della natura, tanto che la parte di collegamento sulla Vallonina, tra Leonessa e Cantalice, non esiste più. Si partirà soprattutto dal rifacimento dei vecchi impianti, dunque i 15 milioni e mezzo di euro rimasti alla Regione, dato che Leonessa li aveva già utilizzati, saranno investiti su quelli esistenti, mi sembra una ulteriore importante tutela dal punto di vista naturalistico, riterrei dunque questi allarmi comprensibili ma non fondati rispetto all’Atto di cui stiamo parlando, non dimentichiamo che il TSM 2 rimane una importante occasione di sviluppo per la nostra Provincia e il Terminillo”.
Il progetto ha perso la circolarità con Cantalice.
“Quest’area della Vallonina è stata eliminata, dopo una analisi molto attenta, in quanto ospita una faggeta con incidenza superiore al 2% , però questa esclusione potrebbe stimolare il Piano ad evolvere in maniera importante e moderna, la parte di Cantalice verso Leonessa, non essendo più oggetto di impianti, potrebbe trasformarsi in un importante centro di riqualificazione ambientale con utilizzo delle risorse previste, perdere la circolarità sarebbe un peccato, la circolarità potrebbe essere recuperata trasformando Cantalice in una realtà competitiva ambientale connessa a tutto il comparto. Inoltre, dato che i vincoli sul Terminillo sono sparsi un po’ ovunque, sarebbe ora di far nascere il Parco del Terminillo, con una Governance unica che lo sappia gestire trasformandolo in uno dei parchi più frequentati, basta ispirarsi ad altre grandi esperienze italiane, il futuro va vissuto non mettendosi in contrapposizione ma con il senso di poter condividere una meravigliosa risorsa senza stravolgere nulla, trasformando l’ambiente in un elemento di traino economico, basta vedere la vivacità di questi giorni, migliaia di persone sono tornate sul Terminillo, un fenomeno che va alimentato”.
Dunque il progetto tutela sia l’aspetto di potenziamento sciistico, che quello ambientale.
“Certamente, i pareri sono anche a grande garanzia della conservazione e rispetto dei vincoli imposti”.
Parliamo di tempistiche.
“La partita ora è in mano ai comuni, hanno il finanziamento, il progetto preliminare con l’approvazione della VIA, è stato superato lo scoglio più alto, adesso devono essere pronti con gli esecutivi relativi ai progetti degli impianti partendo dal rifacimento di quelli esistenti, speriamo che le tante attese si concretizzino con le tante azioni”.
Ci saranno anche nuovi rifugi ecosostenibili?
“Sì, ma sempre dopo aver completato gli interventi su ciò che esiste. Il progetto TSM 2 prevedeva un consorzio con una presenza di privati importante, con 40 milioni di investimento privato e 20 del pubblico, ad oggi si sono visti solo i 20 del pubblico, sarei moderatamente portato a pensare “intanto facciamo quello che è possibile con i soldi pubblici”.
Ma se il privato non investisse?
“Vedremo, dopo ben 12 anni di discussioni e confronti, di parole, credo sia importante vedere cosa accade dopo aver realizzato il rifacimento dell’esistente, poi, con la stessa voglia di fare, capire subito come far evolvere il progetto dal punto di vista del sostegno della Regione Lazio, ma io credo che ormai sia arrivato il tempo di partire, solo partendo si può capire al meglio il tipo di vocazione e lo sviluppo che si potrà dare. Abbiamo già molte richieste per il campionato italiano di sci sull’erba, ci potranno essere tantissime ulteriori attività da praticare su una montagna molto bella, vicina alla Capitale e facilmente raggiungibile. Io direi che in questo momento dobbiamo prendere senza indugio questa opportunità economica, essere rapidi nel riattivare gli impianti secondo una modalità moderna, poi subito dopo iniziare a capire come indirizzare il progetto. Per Cantalice capisco il rammarico di non avere piste, ma chiudere l’anello con la parte ambientale è una grande prospettiva che inviterei l’amministrazione a perseguire subito. Il turismo al momento è confinato a 3 mesi su 12, se noi invece siamo bravi nel far evolvere l’offerta la montagna potrà vivere di turismo tutto l’anno”.